Si scrive Dazn, si legge Daz(i)n
- giuseppe domenico barba
- 4 apr
- Tempo di lettura: 5 min
Sport e dazi USA, conseguenze trasversali per tutta l'industria
Il 2025, doveva essere l'anno che nelle intenzioni doveva suggellare finalmente l'amore tra il calcio e gli USA. Il luogo in cui si giocherà la prima FIFA Club World Cup trasmessa dalla britannica Dazn, tra pochi mesi, e il mondiale per le nazionali l'anno prossimo, insomma il party perfetto. Ma qualcosa è andata storta, e come insegna la mia musa Tea Hacic"Tutto fa ridere finché non fa più ridere". Lo sport è sempre stato un grande fattore politico e commerciale, lo abbiamo visto negli esempi classici delle olimpiadi del '36 e del '68, oppure nei mondiali del 2022, per fare un esempio recente. Edizione da cui siamo usciti più sporchi, sverginati, poiché c'è la sensazione che lo stesso gioco del calcio, e il suo campione più grande, siano stati noleggiati per soddisfare il fine di qualcun'altro. Se pensavi che le uniche cose che contassero nel mondo sportivo fossero le performance sul campo e il merchandising che naviga su fiumi di birra e Coca-Cola, beh, ti sbagliavi di grosso.

Dazi e Media Sportivi
Immagina di essere un’emittente sportiva statunitense, pronta a trasmettere la finale di Super Bowl in ultra-HD, con tutte le luci, le telecamere e l'energia che ci si aspetta da un evento di quelle dimensioni. Solito piano, soliti costi, solito spettacolo giusto? Ma poi arrivano i dazi e all'improvviso daii cavi HDMI alle attrezzature per la trasmissione, dai telefoni a qualsiasi tipo di schermo, tutto costa il doppio. Anche se guardi dentro un iphone c'è scritto Made in China. Secondo l’analisi di PricewaterhouseCoopers, l'imposizione dei dazi sugli apparecchi elettronici e sulle attrezzature per la trasmissione potrebbe ridurre i margini di profitto delle aziende statunitensi operanti nel settore dei media sportivi. Il tutto mentre i costi di trasmissione dei grandi eventi, da quelli più iconici come la NBA alla NFL, potrebbero crescere esponenzialmente. Una partita di basket che nel 2024 costava $100 milioni per essere trasmessa potrebbe arrivare a superare i $120 milioni, un incremento che inevitabilmente si rifletterà sui costi per i consumatori.
Abbonamenti TV, si vola altissimo
Se già Netflix pensava di aumentare il prezzo mensile per inglobare la F1 negli USA, dovrà rivedere i listini al rialzo a gara in corso, durante una virtual safety car qualsiasi, evitiamo quella vera perché è europea. L’aumento dei costi di trasmissione spingerà sicuramente a una crescita dei prezzi degli abbonamenti TV e delle piattaforme streaming, le quali non avranno altra scelta che far lievitare i costi per i consumatori, in TV come allo stadio. Già, un abbonamento base ora ti costerà quanto un abbonamento premium , con buona pace della "fan experience" che ci si aspettava.
Questa dinamica è confermata dai numeri: Statista stima che nel 2024 gli Stati Uniti raggiungano un fatturato di €485,80 miliardi nel settore dei media, con il segmento TV e Video che da solo toccherà quasi la metà di questa cifra (€259,20 miliardi). E indovinate un po’? La crescita non è altro che una risposta agli aumenti dei costi operativi e all’aumento degli abbonamenti. A questo punto, sembra che guardare sport in TV o andare allo stadio negli USA diventerà un lusso per pochi, esattamente come abitare a NY, prendere la propria 500 (che è passata da 34k a 43k) per andare a comprare Parmigiano Reggiano
Attrezzatura Sportiva: Dazi a Palla!
E ora arriviamo al cuore del "gioco". Lo sport non è solo spettacolo e atleti superstar, è anche e soprattutto una questione di appassionati che spendono soldi propri per l'equipaggiamento sportivo amatoriale. Se pensavi che l’unica preoccupazione dei club fosse trovare il miglior atleta, preparati a una nuova realtà: i dazi sui materiali sportivi stanno cambiando il panorama delle attrezzature.
Le attrezzature sportive importate, esattamente quelle che si usano per allenamenti, competizioni, o anche solo per un allenamento in palestra: come, palloni, racchette da tennis, biciclette e abbigliamento tecnico sono diventati molto più costosi da importare, soprattutto se provengono da paesi come la Cina e il Vietnam. Avete presente quelle scarpe con la sagoma di un giocatore da basket? Bene. Le cifre parlano chiaro: nel gennaio 2025, gli Stati Uniti hanno importato attrezzature sportive per un valore di 689 milioni di dollari, con la Cina che ha rappresentato la parte più consistente, con ben 381 milioni di dollari in attrezzature esportate.
Secondo l'analisi della World Trade Organization, questi aumenti potrebbero ridurre del 10-15% il volume di attrezzature sportive importate negli Stati Uniti, con impatti diretti sui consumatori, che vedranno il cartellino degli articoli in negozio, corretto e ricorretto. E non parliamo solo delle attrezzature da gara; il settore fitness sta vedendo un aumento simile nei costi delle attrezzature per allenamenti domestici, un altro colpo per un Paese che soffre di obesità cronica con i problemi sanitari e sociali che ne derivano.

Sponsorizzazioni: Europa, Ti Stiamo Guardando
Se pensavate che i dazi non avrebbero intaccato il regno delle sponsorizzazioni, dove i grandi marchi europei sponsorizzano squadre americane, è il momento di fare un po' di attenzione. Adidas è technical sposnsor MLS, oltre che supplier di divise e palloni solo per restare nel calcio. Rakuten (JAP) main sponso dei Golde State Warriors, Tissot (SUI) cronometrista ufficiale NBA, ecc. ecc.
Una quadro florido è improvvisamente diventato precario: le aziende europee, nonostante la loro presenza dominante, stanno vedendo una crescita dei costi sulle esportazioni negli USA. Con l’introduzione dei dazi, il prezzo delle maglie e dei prodotti sportivi che vengono dal Vecchio Continente diventa più alto, e di conseguenza la competitività delle aziende europee nel mercato statunitense diminuisce.
Le sponsorizzazioni stanno diventando un po' un campo di battaglia, dove le aziende di casa nostra devono decidere se incrementare i loro investimenti o rivedere le strategie di mercato per far fronte alla nuova realtà commerciale. L’impatto sui marchi europei potrebbe essere sostanziale - con pesanti risvolti sui mercati e su eventuali tagli di personale - e questi potrebbero trovarsi a dover pagare di più per mantenere visibilità nelle arene americane.
Potere e soldi giocano un ruolo cruciale – e nel caso dello sport, i dazi e quindi Trump, sono scivolati sulla scena rapidi e potenti come il professor Woland arrivò a Mosca, per organizzare il suo sabba. Non ci resta che prepararci per il ballo.
Fonti
PwC (PricewaterhouseCoopers) – Report sulle previsioni di mercato dei media sportivi e l’impatto dei dazi sulle emittenti televisive.
Fonte: PwC Sports Market Outlook 2024-2025
Statista – Dati sui ricavi del settore media negli Stati Uniti e sulle previsioni di crescita del segmento TV e video.
Fonte: Statista, U.S. Media Market Revenue 2024-2025
World Trade Organization (WTO) – Report sull’impatto delle tariffe doganali sulle importazioni di attrezzature sportive negli Stati Uniti.
Fonte: WTO Trade Policy Review: United States, 2025
Dati sull'import di attrezzature sportive negli USA – Valori aggiornati sulle importazioni di articoli sportivi dalla Cina e da altri paesi.
Fonte: U.S. Census Bureau – Trade Data on Sporting Goods Imports (January 2025)
Analisi sponsorizzazioni e impatto economico sui brand europei – Case study su Adidas, Puma e altre aziende nel mercato sportivo statunitense.
Fonte: Sports Business Journal – European Brands in U.S. Sports Sponsorships, 2025
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